Elizabeth von Arnim, Christopher and Columbus, pubblico dominio. Pubblicazione originale 1919.
*Libro pubblicato in italiano da Bollati Boringhieri con la traduzione di Simona Garavelli, prima con il titolo Cristoforo e Colombo e successivamente Due gemelle in America. L’originale inglese, Christopher and Columbus, può essere scaricato gratuitamente da qualsiasi sito di ebook di pubblico dominio.*
La mia passione per Elizabeth von Arnim non è un mistero, perciò quale modo migliore per iniziare il nuovo anno che leggere un suo libro? Questo romanzo non è particolarmente conosciuto ma, come tutti i suoi libri, è molto gradevole. Senza dubbio non è fra i suoi migliori, anzi diciamo la verità, a tratti è anche un po’ noiosetto (500 pagine sono tante per questa storia), però rimane una lettura piacevole.
Anna-Rose e Anna-Felicitas sono due sfortunate gemelle di 17 anni, ma non sono identiche, almeno nell’aspetto. Sono tuttavia due bellissime ragazze, sebbene tendano a dimostrare qualche anno in meno dei loro 17 anni. Siamo agli inizi della prima guerra mondiale e le due sorelle hanno la sfortuna di avere un padre tedesco e una madre inglese. Quando il padre muore, la madre le porta con sé in Inghilterra, ma presto muore anche lei, lasciandole con gli zii Alice e Arthur. Zia Alice le tollera, in quanto figlie della sorella, zio Arthur invece non le sopporta proprio, soprattutto perché tenersi in casa due tedesche in quel periodo è davvero una pessima idea. Decide così di lavarsene le mani spedendole in America e affidandole alla protezione di una coppia di amici di Boston, lasciando di riserva un’altra coppia di Acapulco nel caso le cose non dovessero andare come previsto.
Le gemelle partono così in nave, dove incontrano il simpatico Mr. Twist, un americano che lavora con la Croce Rossa in Francia e sta tornando a trovare l’anziana madre. I tre fanno amicizia e ben presto Mr. Twist diventa il loro protettore. Molte volte nel corso del romanzo l’autrice ripeterà che Mr. Twist è una madre mancata (sì, una madre, non un padre): è stato proprio programmato dal buon Dio per essere madre, purtroppo però il Signore deve aver commesso un errore assegnandogli il genere maschile. Mr. Twist è infatti una super chioccia, tratta le gemelle come due figlie, le protegge, le consola, le conforta, le aiuta, a volte anche si arrabbia con loro proprio come farebbe una mamma, e non gli passa neanche per la testa di pensare a loro come ad altro che due bambine. Chiaramente è l’unico a considerarle tali, quindi non si rende subito conto del pericolo corso nella bigotta America, dove la gente mormora vedendo un uomo e due bellissime fanciulle insieme senza che sia chiaro il loro legame di parentela (perché devono per forza essere parenti, altrimenti non potrà che trattarsi di bieca abiezione).
Le avventure delle gemelle e di Mr. Twist sono a tratti esilaranti, a tratti tenere e a tratti tristi. L’odio provato da tutti nei confronti delle tedesche è quasi caricaturale, per esempio quando zio Arthur fa un primo tentativo di mandarle come infermiere in un ospedale inglese e vengono maltrattate da tutti. Ma temo che, al di là dei momenti chiaramente caricaturali, l’odio di inglesi e americani nei confronti dei tedeschi agli inizi della prima guerra mondiale fosse assolutamente rispondente al vero.
Come tutti gli altri libri di von Arnim, è un libro molto carino, pieno di humour, simpatico, ma non rifugge da accenni un po’ più profondi, nello specifico appunto relativamente all’odio bovino nei confronti di tutti i tedeschi. Ma è molto più leggero degli altri suoi romanzi: le riflessioni che nasconde sotto la leggerezza di fondo, mi pare, sono poche; credo che qui l’autrice abbia voluto più che altro scrivere un romanzo leggero e gradevole. Di solito la sua leggerezza nasconde altro, ma qui non tanto. Forse è per questo che l’ho apprezzato meno degli altri, tuttavia resta un libro gradevole che consiglio, però non utilizzatelo come primo approccio a questa autrice.