Come forse saprete, la salute mentale è un tema che mi sta molto a cuore, e che secondo me dovrebbe stare a cuore a tutti, perché ci riguarda tutti. La salute mentale non è meno importante della salute fisica, anzi si collocano esattamente sullo stesso piano, eppure molto spesso tendiamo a sottovalutare o addirittura ignorare i problemi ad essa legati. C’è perfino chi li considera stupidaggini che si possono affrontare con un pizzico di buona volontà, addirittura chi pensa che solo i “matti” abbiano problemi di salute mentale. Inoltre, non tutte le problematiche di salute mentale vengono tenute nella stessa considerazione e spesso il “pubblico generale” conosce soprattutto quelle più comuni, come l’ansia e la depressione, e fa confusione su molte altre.
Ho dunque preparato per voi un piccolo vademecum in cui vi spiego in due parole alcune tematiche/problemi di salute mentale, consigliandovi qualche libro che ne parla. Spero che il post sia di vostro gradimento!
Ansia
L’ansia è uno dei problemi che conosciamo un po’ tutti, perché uno dei più diffusi. Chiunque sperimenta l’ansia almeno qualche volta nella propria vita, ad esempio prima di un esame o in occasione di un evento importante della propria vita. Ma l’ansia “patologica” è qualcosa di diverso, che può compromettere la qualità della vita quando si fa troppo forte e/o generalizzata. Come disturbo si parla infatti di ansia generalizzata, ma ci sono altri tipi d’ansia come ad esempio l’ansia o fobia sociale, e l’ansia può sfociare in veri e propri attacchi di panico quando è molto forte. Anche le fobie (che possono essere dei tipi più svariati) fanno parte dei disturbi d’ansia. Se volete approfondire vi consiglio questo link, che tratta in dettaglio tutte le varie problematiche legate all’ansia. Ecco ora qualche libro che parla dell’ansia nelle sue varie forme:
- Christophe André, Chi ha paura della paura?
- Daria Bignardi, Storia della mia ansia
- Luca Evangelisti, Mai più paura di volare
- Mario Farnè, L’ansia
- Matt Haig, Vita su un pianeta nervoso
- Susan Jeffers, Conosci le tue paure e vincile
- Sophie Kinsella, Dov’è finita Audrey?
- Joseph LeDoux, Ansia
- Umberto Longoni, L’ansia non è un difetto
- Paola Perego, Dietro le quinte delle mie paure
- H.E. Richter, Convivere con l’ansia
- Gianna Schelotto, Nostra ansia quotidiana
- Fred Vargas, Critica dell’ansia pura
- Mélanie Watt, Gastone lo scoiattolo fifone
Depressione
La depressione è, insieme all’ansia, la malattia mentale che conosciamo meglio. È estremamente diffusa e moltissime persone ne soffrono almeno una volta nella vita. Non va confusa con periodi di tristezza più o meno accentuata, con lo stress, con il lutto. La depressione è una vera e propria malattia e può condizionare sensibilmente la vita. Per alcuni diventa così soverchiante che il suicidio sembra l’unica via d’uscita. Per maggiori informazioni vi rimando a questo link, dove potete anche richiedere un opuscolo sull’argomento semplicemente iscrivendovi alla mailing list. Un disturbo simile è la distimia, ovvero una forma di depressione più leggera, ma cronica: potete leggerne qui. I libri sulla depressione sono tantissimi, ve ne elenco solo qualcuno:
- Alan Bennett, Una vita come le altre
- Giuseppe Berto, Il male oscuro
- Allie Brosh, Un’iperbole e mezza
- Matt Haig, Ragioni per continuare a vivere
- Gail Honeyman, Eleanor Oliphant sta benissimo
- Janny Lawson, Follemente felice
- Veronica Pivetti, Ho smesso di piangere
- Sylvia Plath, La campana di vetro
- Andrew Solomon, Il demone di mezzogiorno
- William Styron, Un’oscurità trasparente
- Jasmine Warga, Il mio cuore e altri buchi neri
Disturbo bipolare
Come la depressione, anche il disturbo bipolare è un disturbo dell’umore ed è più diffuso di quanto si pensi. In questo disturbo, la persona che ne soffre alterna fasi di depressione ad altre di mania, ovvero fasi nelle quali l’umore è molto basso ad altre fasi in cui l’umore è molto alto. Sembrerebbe bello avere fasi di umore alto, no? E invece non è così, perché l’umore alto della mania non è benessere, non ha niente di piacevole, ma può anzi essere accompagnato da deliri e impulsività che possono portare a compiere azioni anche gravi. Lo spiega meglio questo articolo: «Le emozioni di una persona affetta dal disturbo bipolare possono passare in tempi rapidi da un profondo stato depressivo ad un’eccitazione smodata, senza nessuna ragione apparente. Nella fase maniacale, il disturbo si manifesta tipicamente in forme di disinibizione esasperata e in altri comportamenti eccessivi e socialmente inappropriati. Al contrario, le fasi depressive possono risultare talmente gravi da portare anche ad episodi di autolesionismo.» Ecco qualche libro in cui si parla di questo disturbo:
- Karla Dougherty, Una diversa follia
- Ellen Forney, Marbles
- Marino Fuani, Svegliami a mezzanotte
- Michael Greenberg, Il giorno in cui mia figlia impazzì
- Marya Hornbacher, Una vita bipolare
- Kate Millett, Il trip della follia
- Jennifer Niven, Raccontami di un giorno perfetto
- Sylvia Plath, Diari
- Matthew Quick, Il lato positivo
- Kay Redfield Jamison, Una mente inquieta
Disturbo ossessivo-compulsivo
Quando si parla di disturbo ossessivo-compulsivo, la maggior parte della gente pensa a quelle persone bizzarre che devono controllare mille volte se hanno chiuso a chiave la porta oppure che si lavano mille volte le mani per paura dei germi. Si pensa spesso a gente un po’ fissata, magari con la pulizia. Questo è quello che viene in mente più spesso. Ma questo disturbo può assumere molte forme e molto spesso può essere estremo, per cui una persona che ha paura dei germi potrebbe lavarsi le mani fino a scorticarle, e non sarebbe più una cosa così buffa come sembra a molti. A questo link troverete una descrizione puntuale di questo complesso disturbo, compresa una carrellata sulle forme più comuni che esso assume (non solo paura dei germi!). Qualche libro per approfondire:
- Fredrik Backman, L’uomo che metteva in ordine il mondo
- John Green, Tartarughe all’infinito
- Tamara Ireland Stone, Fino all’ultima parola
- Aaron Karo, Mi chiamo Chuck
- Francesco Mancini, La mente ossessiva
- Gabriele Melli, Vincere le ossessioni
- Giorgio Nardone, Ossessioni compulsioni manie
- Lisa Thompson, L’imprevedibile caso del bambino alla finestra
Schizofrenia
La schizofrenia è uno dei disturbi meno compresi dai non esperti. Molti di noi quando sentono parlare di questo disturbo penseranno subito a: 1) i “matti”; 2) gente che oscilla fra due personalità. Tutti noi abbiamo sentito mille volte l’espressione “schizofrenico” legata a una persona che cambia umore o idea da un momento all’altro. A volte persino la politica viene definita “schizofrenica”. Invece la schizofrenia con questo non c’entra niente, e le persone che ne soffrono non sono “matte”, ma hanno semplicemente un disturbo psichiatrico. La schizofrenia è un disturbo psicotico che porta la persona a scollegarsi dalla realtà che la circonda, per cui può presentare deliri, paranoie, allucinazioni. Potrebbe far paura, ma è un disturbo che al giorno d’oggi può essere efficacemente tenuto sotto controllo, se trattato. Per approfondire leggete qui. Non è un disturbo su cui sono molto ferrata, ma vi presento comunque una breve carrellata di titoli:
- Eugenio Borgna, Come se finisse il mondo
- Hannah Green, Non ti ho mai promesso un giardino di rose
- Wally Lamb, La notte e il giorno
- Patrick McGrath, Spider
- Sylvia Nasar, Il genio dei numeri
- Barbara O’Brien, Operatori e cose
- Daniel Paul Schreber, Memorie di un malato di nervi
- Marguerite Sechehaye, Diario di una schizofrenica
- Francesca Zappia, Chiudo gli occhi e il mondo muore
Disturbi alimentari
I disturbi alimentari sono diffusissimi, perfino tra i ragazzini e le ragazzine, e non sono esclusiva delle donne. Nonostante la loro diffusione, c’è tutt’oggi chi pensa che essere anoressica sia una figata, perché così sei sempre magra, oppure che la bulimia sia per ragazze viziate. Come per molti altri disturbi mentali, c’è molta ignoranza e confusione intorno a queste problematiche. Inoltre, sebbene l’anoressia e la bulimia siano i più diffusi, esistono altri disturbi del comportamento alimentare, fra cui il diffusissimo e scarsamente compreso binge eating. Trovate una carrellata e un’ottima spiegazione qui. I libri che trattano questo argomento sono moltissimi, a testimonianza della loro diffusione. Eccone solo alcuni:
- Geneviève Brisac, Petite
- Laura Dalla Ragione, La casa delle bambine che non mangiano
- Ludovic Debeurme, Lucille
- Chiara Gamberale, Una vita sottile
- Roxane Gay, Fame
- Laurie Halse Anderson, Così leggere da bucare le nuvole
- Marya Hornbacher, Sprecata
- Michela Marzano, Volevo essere una farfalla
- Elena Riva, Il mito della perfezione
Disturbi della personalità
Esistono vari disturbi della personalità, credo che quelli riconosciuti dal DSM siano nove in tutto. Potete trovare un approfondimento su ciascuno di essi a questo link. Forse quello di cui sentiamo parlare più spesso è quello a cui la maggior parte di noi si riferisce come narcisismo, che tecnicamente sarebbe il disturbo narcisistico di personalità. Sentiamo sempre più spesso parlare anche di disturbo borderline. Nel pensiero comune, molto spesso questi due disturbi sono sinonimo di persone manipolatrici e cattive, eppure non è così. Sebbene mi riservi qualche perplessità sul primo disturbo che ho citato, sicuramente nel secondo caso siamo di fronte a persone che soffrono molto di più di quanto non facciano soffrire, e che sono ben lontane dall’idea di “mostro” che molti se ne fanno. Esistono tuttavia disturbi di personalità nei quali l’empatia è impattata così profondamente da essere in certi casi del tutto assente, come può essere il disturbo antisociale e, in parte, anche il disturbo narcisistico, seppure in modo totalmente diverso. Tuttavia, stiamo parlando di problematiche di una complessità impressionante e diversissime tra loro, per cui non mi metterò qui a parlare di questi disturbi ma vi rimando piuttosto al link che ho citato all’inizio di questo paragrafo. Ecco invece alcuni libri che trattano questi argomenti:
- Anthony Burgess, Arancia meccanica
- Luigi Cancrini, L’oceano borderline
- Bret Easton Ellis, American Psycho
- Gillian Flynn, Sulla pelle
- Marie-France Hirigoyen, Molestie morali
- Susanna Kaysen, La ragazza interrotta
- Marsha Linehan, Una vita degna di essere vissuta
- Jamie McGuire, Uno splendido disastro
- Jon Ronson, Psicopatici al potere
Disturbo post-traumatico da stress
Quando sentiamo parlare di questo disturbo, che spesso troviamo abbreviato con l’acronimo inglese PTSD, pensiamo perlopiù a coloro che sono stati in guerra, come soldati o come vittime civili. E sicuramente pensiamo giusto, perché questa problematica è molto diffusa fra queste persone, per ovvie ragioni. Eppure, una volta ho letto che la causa più frequente di PTSD non è la guerra, ma l’abuso sessuale, specialmente sui minori. Una realtà diffusa e agghiacciante, di fronte a cui molto spesso chiudiamo gli occhi per non dover vedere quanto è nera l’erba del vicino. Per approfondire vi consiglio questo link e questo sito interamente dedicato alle tematiche del trauma e dell’abuso. Ecco qualche libro per capirne un po’ di più:
- Jennifer L. Armentrout, Ti aspettavo
- Ishmael Beah, Memorie di un soldato bambino
- Stephen Chbosky, Noi siamo infinito
- Sabine Dardenne, Avevo 12 anni, ho preso la mia bici e sono partita per andare a scuola…
- Laurie Halse Anderson, Speak
- Judith L. Herman, Guarire dal trauma
- Colleen Hoover, Le coincidenze dell’amore
- Peter A. Levine, Traumi e shock emotivi
- Marinella Malacrea, Ricordi traumatici
- Liane Moriarty, Piccole grandi bugie
- Alice Sebold, Amabili resti
- Alice Sebold, Lucky
- Bessel van der Kolk, Il corpo accusa il colpo
- Alice Walker, Il colore viola
- Hanya Yanagihara, Una vita come tante
Disturbi dissociativi
Esistono vari tipi di disturbi dissociativi e sono forse i più complessi fra i problemi di salute mentale. Tutti questi disturbi sono sempre strettamente legati a un trauma, spesso subito in tenera età: si parla di trauma complesso o C-PTSD. Il più conosciuto di questi disturbi, “grazie” a tante trasposizioni cinematografiche che ne hanno fatto polpette, è quello che un tempo veniva chiamato disturbo di personalità multipla e che tutti ancora conoscono così, mentre ora si chiama disturbo dissociativo dell’identità. È sicuramente la forma più grave di disturbo dissociativo, ma in un certo senso questo tipo di disturbi si colloca su uno spettro che può essere sfumato. In taluni casi non è difficile distinguere l’uno dall’altro, ma spesso le cose sono complicate. Di sicuro sono i disturbi più misconosciuti e temuti o addirittura ostracizzati, non tanto e non solo dalle persone “comuni”, ma anche dai professionisti della salute mentale. Sono oggetto di infiniti dibattiti, diatribe e incomprensioni, tanto che pochi specialisti se ne occupano, anche a causa della loro complessità. Eppure esiste una vasta letteratura sull’argomento, ma prima di passare ai libri vi lascio come al solito un link per approfondire.
- Margaret Atwood, L’altra Grace
- Truddi Chase, Scritto da loro
- Janina Fisher, Guarire la frammentazione del sé
- Anabel Gonzalez Vasquez, I disturbi dissociativi
- Daniel Keyes, La quinta Sally
- Daniel Keyes, Una stanza piena di gente
- Giovanni Liotti e Benedetto Farina, Sviluppi traumatici
- Chuck Palahniuk, Fight Club
- Matt Ruff, La casa delle anime
- Flora Rheta Schreiber, Sybil
- Carole Smith, Il castello incantato
- Robert Louis Stevenson, Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde
- Onno van der Hart, Ellert R.S. Nijenhuis e Kathy Steele, Fantasmi nel sé
- Cameron West, Prima persona plurale
Mi piace:
Mi piace Caricamento...